L'associazione

La Legione XXI Rapax , Gens Julia è un'associazione culturale, senza scopo di lucro, che ha della Rievocazione Storica il suo scopo principale.
Le nostre attività si occupano di rievocazione della storia romana in manifestazioni pubbliche, studio tecnico della vita quotidiana dei soldati Romani e dei loro equipaggiamenti, oltre che visite culturali organizzate ed eventi di aggregazione.

La crescita culturale personale della Legione e dei suoi associati (attraverso lo studio di testi, musei e documentari da cui trarre spunti storici ) è il metodo principale con cui cerchiamo di mantenere qualità storica e veritiera che è la base della rievocazione vera e propria.

lunedì 4 maggio 2015

Gaio Mario



I Cimbri avevano quindi attraversato le Alpi orientali e l’esercito Romano a guardia del Brennero guidato dal console Catulo si ritirò vista l’incapacità di fronteggiare una cosi grande offensiva .
Gaio Mario , appena vincitore nella battaglia di Aquae Sextiae, raggiunse con le sue Legioni i nuovi invasori della penisola italica.
I Germani, fiduciosi dei loro mezzi ed inconsapevoli attendenti dei loro fratelli teutoni , inviarono un’ambasceria al generale Romano invitandolo a prendere atto del fatto compiuto della loro venuta e quindi invitandolo ad assegnare loro terre al nord della penisola. Per rendere più convincente questa pretesa avvisarono Mario dell’intenzione di unirsi ai teutoni facendo fronte comune, alludendo cosi al grande numero di guerrieri che i Romani avrebbero dovuto cosi affrontare.
La risposta di Gaio Mario, forte dello sterminio che poco tempo prima aveva fatto del popolo teutone,  fu però irriverente:

“ Non dovete preoccuparvi dei vostri fratelli Teutoni, essi hanno ricevuto da Roma tutta la terra di cui avevano bisogno e tale  dono è valido per l’eternità ! “


A queste parole di scherno i Cimbri , irrigiditi, avvisarono il generale romano dell’imminente arrivo dei fratelli germani sul campo di battaglia.  Per risposta Mario mostrò il re dei teutoni in catene assieme ad altri prigionieri scampati al massacro del campo di battaglia.

Sulla piana di Vercellae, il giorno seguente, Mario sterminò i guerrieri ed il popolo dei Cimbri ponendo fine definitivamente alle devastazioni ( e minaccia di invasione ) a cui i popoli germani avevano posto l’europa negli ultimi anni.



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